Premessa
Limitare il “presepe” alla sola manifestazione di fede è sicuramente riduttivo. Indubbiamente la religione cristiana è alla base di questa singolare rappresentazione, tuttavia, la presenza del presepe in Italia da almeno 8 secoli ne fa un elemento che non può essere relegato alla sola “manifestazione di fede”. Il presepe si pone di diritto, con la sua storia, anche in un ambito di tradizione e di folclore che affonda le radici nello strato più profondo della cultura europea. Sbaglia chi trova elementi di imbarazzo, o addirittura di offesa verso altre religioni. Il “presepe” non è imposto a nessuno, è una parte integrante della nostra tradizione e per questo deve essere rispettata. Il presepe rappresenta molte cose, tuttavia la principale è la festa che ogni famiglia, ogni comunità, riserva alla nascita di una nuova vita. Un concetto che oltrepassa ed unifica le religioni, le culture, le civiltà diverse.
Il presepe di Santa Caterina
Fortemente voluto dagli ospiti della struttura della Casa di Riposo protetta, gestita dalla A.S.P. Di Fabriano, è stato realizzato nel 2014 da Giampaolo Ballelli con il contributo di Venanzio Governatori e la collaborazione generosa di molti volontari. Si tratta di un “diorama” che rappresenta “l’Adorazione dei Magi”. Il presepe è di tipo “popolare” (vale a dire che non è ambientato in Terra Santa ma in una ideale località del centro Italia) ed è realizzato tutto a mano con gesso scagliola, polistirene, colori acrilici, e vari materiali di riciclo. Le statuine del presepe sono della ditta Fontanini. Il Presepe rispetta un antica tradizione della casa di riposo ed è principalmente un piccolo segno per dare quel calore familiare, per far sentire gli ospiti a casa che spesso, strutture moderne con le loro architetture asettiche, non riescono a trasmettere agli ospiti. Un modo per fare agli ospiti, ai loro familiari, al personale sempre impegnato anche nei periodi di festa i più calorosi auguri di Buon Natale.